La garanzia comprende, i danni causati alle cose di terzi derivanti da incendio, esplosione e scoppio delle cose dell’assicurato o da lui detenute a qualsiasi titolo, con esclusione dei lavori presso terzi (che possono essere compresi a parte). Il massimale copre in eccedenza alla copertura “Ricorso terzi”, se presente.

L’ammontare delle vendite o delle prestazioni di servizi realizzato in un anno dall’Assicurato, detto anche volume d’affari, comprovato dalle prescritte scritture contabili (escluso I.V.A.).
Può essere un parametro per il premio della copertura Responsabilità Civile, insieme al numero degli addetti. 

I danni da inquinamento accidentale, fatti durante lo svolgimento dell’attività assicurata, si intendono quei danni che si determinano in conseguenza della contaminazione dell’acqua, dell’aria e del suolo, congiuntamente o disgiuntamente, da parte di sostanze di qualunque natura emesse, scaricate disperse o fuoriuscite dagli impianti o attrezzature in uso o di proprietà dell’assicurato.

Per malattia professionale si intende una patologia che insorge a causa dell’attività lavorativa. Si presuppone che il rischio sia provocato dall’attività lavorativa in maniera progressiva e da una serie di atti ripetuti nel tempo. Viene caratterizzata da un’azione lenta sull’organismo, non violenta e non concentrata nel tempo.

Somma delle persone che operano in azienda sia per lavori manuali sia per lavori intellettuali. Nel numero devono essere compresi i titolari ed eventuali lavoratori familiari.

La responsabilità contenuta all’interno di questa tipologia di tutela interviene in caso di richiesta danni che sono stati cagionati a persone o beni DOPO il compimento del lavoro. Il danno deve essere collegato all’attività fatta dall’assicurato.
Il danno o vizio può emergere per diversi fattori:

• Installazione o Costruzione
• Produzione
• Vendita

La definizione di Prestatore di Lavoro viene fissata dall’art. 2094 del C.C..
Qui si precisa che è colui che è subordinato alle direttive imprenditoriali o professionali del datore di lavoro, prestando così il proprio lavoro intellettuale o manuale in cambio di una retribuzione.

La polizza RCO copre, invece, il datore di lavoro di quanto dovuto all’infortunato, si tratti sia di un dipendente sia di un collaboratore.
La RCO si fa carico anche delle azioni di rivalsa esercitate dall’INAIL e l’INPS, coprendo il danno biologico richiesto da parte dell’infortunato, ma non corrisposto dall’INAIL oltre ai danni patrimoniali (danno emergente o lucro cessante) richieste dal prestatore di lavoro.

Questa garanzia tiene indenne la ditta per eventuali richieste danni fatte da terzi (esterni), se questa è ritenuta civilmente responsabile. I danni cagionati possono essere morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose, devono derivare da un fatto accidentale verificatosi in relazione all’esercizio delle attività dichiarate. L’assicurazione vale anche per la responsabilità di prestatori di lavoro al servizio dell’assicurato.

Questa garanzia tutela l’assicurato quando è civilmente responsabile per danni involontariamente cagionati a terzi da difetto dei prodotti dell’azienda dopo la loro consegna a terzi.
I danni possono essere sia per morte, per lesioni personali, sia per distruzione o deterioramento di cose diverse dal prodotto difettoso.

Si tratta della facoltà dell’INAIL di chiedere al datore di lavoro un rimborso delle prestazioni erogate al lavoratore danneggiato. La facoltà può essere esercitata se viene accertata una responsabilità diretta del datore di lavoro o di altri soggetti alle sue dipendenze.